lunedì 12 febbraio 2018

Ninive - Erri De Luca

Alla fine del breve libro del profeta Giona si legge una frase rivolta dalla divinità al suo messaggero, nella quale si dice che Ninive è una città così confusa, che  un uomo non riconosce la sua mano destra dalla sinistra.
Abitiamo politicamente a Ninive, incapaci di districare la sinistra dalla destra?
Porto un esempio: due gelatai si dividono una spiaggia lunga un chilometro. A inizio stagione stanno alle due estremità, poi lentamente convergono verso il centro cercando di accaparrarsi la clientela più pigra, certi comunque di essere seguiti dai clienti che stanno ai due bordi. Alla fine della stagione vendono gelati a pochi metri di distanza. Si contendono la medesima clientela, mentre quella rimasta alle estremità ha smesso di acquistare gelati. Le due parti non sono più avversarie, sono diventate ditte concorrenti che vendono la stessa merce.
Questa è la condizione dei partiti storici di sinistra, compromessi con la sindrome del gelataio. Se fosse rimasta chiusa in questi partiti, oggi la sinistra sarebbe il braccio amputato che continua a far male anche in assenza. Ma non abita più in quelle stanze e per questo la sinistra non è estinta. Uscita fuori dai partiti storici, sperimenta nuove forme e nuove voci. Le sue linee guida sono ancora e sempre le libertà, le uguaglianze, le fraternità.
Per esempio: da noi si danno casi di criminale disprezzo della salute pubblica. A Taranto lo stabilimento siderurgico ILVA ha depositi di materiali di scarto a cielo aperto. Nei giorni di vento le polveri tossiche  lasciate scoperte invadono il quartiere vicino e il sindaco è costretto a ordinare la chiusura delle scuole. Il governo di centro sinistra con un decreto permette all’ILVA di proseguire lo spargimento  tossico fino al 2023. La Regione Puglia e il sindaco di Taranto impugnano il decreto e lo bloccano. È mossa di sinistra, di legittima difesa della salute pubblica, del diritto di precedenza della vita sulle ragioni del profitto e dell’economia.
A Napoli è al suo secondo mandato un sindaco, Luigi De Magistris, che si dichiara rivoluzionario perché la sua opera intende applicare la Costituzione e cita il suo passaggio preferito, l’articolo terzo: ”È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Oggi Napoli è un cantiere di rimozione ostacoli politici, economici, sociali.
È naturalmente gemellato con Barcelona e con la sua amministrazione di Podemos, che costituisce una nuova forma di sinistra.
Dichiaro che essa esiste e si distingue nitidamente dalla destra.
Esiste e non abita a Ninive.

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