martedì 4 ottobre 2016

Congo Inc. Il testamento di Bismarck - In Koli Jean Bofane (traduzione di Carlo Mazza Galanti)

un romanzo ricchissimo, dove succedono un sacco di cose, e tutte al posto giusto.
Isookanga è l'eroe del libro, "un mondialista che aspira a diventare un globalizzatore", uno che fiuta i tempi e porta avanti idee "globalizzate", come vendere acqua in sacchetti con la bandiera della Svizzera, insieme a un cinese abbandonato in Congo dal suo capo truffatore.
nel libro c'è il mondo di oggi, tanto moderno che è sempre lo schifo di sempre, per "los de abajo", come dicono in Chiapas.
"los de arriba" rubano, sfruttano, usano la violenza per raggiungere i loro scopi, insomma, la solita merda e Kinshasa è il mondo.
In Koli Jean Bofane ti fa anche affezionare, e molto, ad alcuni personaggi, ma se non leggi il libro non lo saprai.
di In Koli Jean Bofane in italiano c'è solo un altro libro (qui), entrambi sono imperdibili (e non dite che non l'avevo detto) - franz








Com’è solito affermare, è la politica il grande interesse della sua scrittura, perché è con la politica che si è sempre trovato ad avere a che fare. Ma non andiamo a immaginare questo libro come una lunga tirata in politichese. Tutt’altro. C’è azione, c’è intreccio – anzi molti intrecci –, c’è una regia condotta con mano ferma. E c’è divertimento, ironia, naturalmente satira sociale e politica, il tutto sapientemente alternato a momenti di alta drammaticità…

…Non pensate di annoiarvi, le nozioni vi saranno necessarie come il pane, per gustarvi la lettura. Ci sono anche momenti più distensivi da leggere, come la descrizione della foresta e il viaggio sul maestoso fiume Congo.
Come sempre in questi romanzi squarci lirici si mescolano ad orrori e nefandezze da rabbrividire, la tenerezza si mostra insieme alla ferocia.
Ma il mondo del benessere sa erigere solo muri nei confronti di chi scappa da tutto questo, condannando chi resta a salvarsi come può e innescando  l'adeguamento ai metodi e alla mancanza di scrupoli delle multinazionali.

…Congo Inc è uno di quei libri che ha la grande capacità di dispensare in ugual misura sorrisi e .pugni nello stomaco: è scritto con ironia, con sarcasmo e credo, in alcuni punti, con sofferenza. Quello di Bofane è uno sguardo decisamente lucido e disincantato che non risparmia niente e nessuno: sono straordinariamente sarcastiche le pagine dedicate alla chiesa (La chiesa della Moltiplicazione) e ai suoi sacerdoti, così come è straordinariamente ironica la figura dell’antropologa Aude Martin, tutta compresa nel suo populismo buonista e caratterizzata da un “senso di colpa occidentale” con cui guarda il Congo e i Congolesi.
E poi, mentre si sorride, mentre si ride, arriva anche tutto il resto. Arrivano gli shégué (i bambini di strada), e incontriamo Sasha la Iattanza, costretta a prostituirsi dopo aver salvato suo fratello Tresor ed essere fuggita con lui dalla foresta; incontriamo Omari doppia lama, il bambino soldato condannato dalla sua stessa infanzia per essersi lasciato affascinare da una pistola ad acqua; incontriamo Modogo, un ragazzino che ha avuto come unica colpa quella di credere nella fantasia e essere un grande fan dei film horror…

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