domenica 1 maggio 2016

una buona scuola

Auguri di buon anno scolastico

"Bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione, ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore.” (Peppino Impastato)

Da sempre, ma in questi ultimi mesi soprattutto, anche in conseguenza dell’attuazione della Legge 107, si parla molto della scuola, dei suoi problemi organizzativi e dei progetti di riforma da attuare, per superare la complessità che vive e che sempre di più ha bisogno di essere progettata, gestita, monitorata, valutata e riprogettata.

I problemi mai risolti e le soluzioni che hanno avuto difficile o parziale attuazione, hanno rischiato di spingere ai margini della nostra attenzione gli studenti, di sfuocare i loro bisogni di apprendimento e di crescita, la didattica, i processi di apprendimento e la loro progettazione e organizzazione, la passione, l’impegno e il lavoro quotidiano degli insegnanti e del personale tutto della scuola.

In questo nuovo anno scolastico che sta per cominciare, in questo nuovo cammino e nuova stagione della vita e della conoscenza, desidero rivolgere a tutti coloro che fanno parte della comunità educante del Liceo Paolo Giovio e a tutti coloro che hanno una partecipazione ed interesse nella scuola, un sincero e partecipato augurio di Buon anno scolastico.

Auguro ai docenti di saper accompagnare con amore e cura i loro studenti nel loro cammino, di saperli guidare a tradurre le mappe dei saperi nel loro territorio, di saperli aiutare a imparare, ma soprattutto imparare ad essere e a vivere.

Auguro ai genitori di avere coraggio e cuore che danno ai loro figli l’entusiasmo di vivere e senza i quali non ce la farebbero e verrebbero più facilmente meno.

Auguro agli studenti di saper imparare ad essere, imparare e imparare la “conoscenza della conoscenza”, come dice E. Morin. Auguro loro di acquisire conoscenze e competenze per affrontare la complessità e l’inatteso, di imparare a vivere con il coraggio per affrontare i problemi della loro vita personale, come cittadini e come parte del genere umano, di saper rinforzare ogni giorno la loro missione di sapere, saper essere e vivere, saper pensare e agire nel presente e nel loro futuro che verrà.

Auguro al personale ausiliario ed amministrativo, con la passione e la pazienza di sempre, rese più forti dalla revisione e dall’aggiornamento delle loro conoscenze e competenze, di saper cogliere e sostenere i processi e gli strumenti funzionali all’educazione, alla crescita degli studenti, alla professionalità del personale docente e al servizio per l’utenza. Auguro loro soprattutto di comprendere ed avere pazienza.

Auguro a tutti i portatori di interesse di continuare a contribuire e partecipare con sempre più convinzione e forza alla crescita della comunità educante del Paolo Giovio in funzione del ben-essere e del ben-vivere di ciascuno degli studenti e di tutti coloro che alla loro crescita e formazione partecipano.

A tutti auguro di saper costruire e stabilire legami, comunicazioni e dialoghi tra le varie anime della scuola e saper guidare la crisi della cultura che stiamo vivendo aiutandoci a realizzare l’educazione alla comprensione reciproca e all’educazione alla civiltà, nella direzione che indicava Antonio Gramsci, quando affrontando il problema educativo lo legava all’espressione, al bisogno storico di crescita politica, sociale e culturale.

 “Cultura non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione immanente con tutti gli altri esseri. (…) Basta vivere da uomini, cioè cercare di spiegare a se stesso il perché delle azioni proprie e altrui, tenere gli occhi aperti, curiosi su tutto e su tutti, sforzandosi di capire ogni giorno di più l’organismo di cui siamo parte; penetrare la vita con tutte le nostre forze di consapevolezza, di passione, di volontà; non addormentarsi, non impigrire mai; dare alla vita il suo giusto valore, in modo da essere pronti, secondo la necessità, a difenderla o a sacrificarla. La cultura non ha altro significato.” (Antonio Gramsci)

Auguro un sereno anno scolastico a tutti, pieno di bellezza e di gioia per la vita e la conoscenza.

Il dirigente scolastico

   Marzio Caggiano


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