lunedì 14 dicembre 2015

I soldi sono finiti

Nell’ultimo consiglio dei Ministri è stata presentato il primo articolo di una legge che dovrà entrare in vigore il primo del mese di aprile del 2016.

“Art.1
In tutte i consigli di amministrazione (cda) di aziende pubbliche (statali, regionali, comunali, consortili, e così via) saranno ridotti della metà il numero dei consiglieri e saranno ridotti della metà gli emolumenti di ciascuno di loro.
Altrettanto avverrà per tutte le aziende nei cui cda sieda almeno un consigliere di parte pubblica.”

Il panico si è diffuso fra i ministri e i sottosegretari, ma il presidente ha zittito tutti ed è stato inflessibile:
“In un momento difficile, nel quale salviamo le banche dal fallimento a spese dei risparmiatori, non è più possibile stare in silenzio, sappiamo che i consiglieri dei cda li abbiamo messi noi, sono quelli come noi, e siamo legione, sappiamo che gli avidi risparmiatori adesso piangono miseria, qualcuno arriva addirittura a suicidarsi (si legga qui la difesa e l’attacco del fornitore di strumenti finanziari tossici), qualcuno ricorda gli emolumenti che scorrono nelle vene dei cda (si legga qui), qualcuno a cui viene tolta la casa si suicida (si legga qui), e notate che ho citato solo articoli di un giornale non pregiudizialmente avverso all’operato del governo.

È necessario contrattaccare e introdurre qualche misura forte che nessuno ha il coraggio di proporre, e neanche di pensare. Noi tutti dovremmo sapere che gli strumenti finanziari introdotti negli ultimi 50 anni sono criminali e criminogeni, nessuno lo dice a voce alta, non lo faremo noi, facciamo finta, come tutti, che sia il mercato, gioie e dolori.

È un sacrificio per tutti noi, ma non possiamo toccare la finanza, chi paga tutte le nostre fondazioni? Qualcuno parla adesso di conflitto d’interessi, noi insisteremo sulla temporanea coincidenza d’interessi. Le parole lotta e conflitto devono essere bandite dal lessico corrente, e dai dizionari, sono parole da gufi.

La mossa sui cda, che approveremo oggi, il tempismo è tutto, ci darà respiro, e vi assicuro che la decisione di cambiare tutto è il miglior modo per non cambiare niente, e immaginate la potenza del fare finta, abbiate fiducia, siete qui a questo tavolo solo perché l’ho deciso io, non eravate nessuno, adesso siete qualcuno, ricordatevene.”

Dopo il discorso del presidente, senza nessun altro intervento, l’articolo è stato approvato all’unanimità.

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