giovedì 8 ottobre 2015

Sconfiggere i ruoli di genere - Mickey Zezima


Ammettiamolo, ogni qualvolta sentiamo di qualcuno che “lancia una sfida ai ruoli di genere”, spesso ci sembra così. O forse persino così. Ora, non sono qui a fare un’invettiva contro guyliner (l’eyeliner – delineatore degli occhi – per uomini), ma vorrei proporre con forza che per un genere rivoluzionario e anticonformista dovrebbe affrontare, sfidare e cambiare i più comuni epericolosi comportamenti maschili.
Pensando a questo, ecco i dieci semplici ma radicali modi con cui gli uomini possono iniziare da subito:
1. Non stuprare e non essere un difensore dello stupro (il 99.8 per cento di coloro che sono in carcere per stupro negli Stati Uniti sono uomini e 0 per cento di questi stupratori hanno commesso la loro atrocità perché “la vittima l’aveva chiesto”).
2. Non uccidere le donne (o gli uomini, o i bambini, insomma chiunque).
3. Non essere un pedofilo.
4. Non aggredire fisicamente o emozionalmente la tua partner.
5. Non fregatevene della pornografia: non fate in modo che i ragazzi accedano alla pornografia.
6. Non essere un john; non accettare i mantra post-moderni sulle donne/ragazze che si prostituiscano e la “scelta” e non erotizzare il dolore, la paura e la vergogna via BDSM e “perversione”.
7. Non raccontare barzellette misogine o usare un linguaggio misogino o permettere ad altri uomini di farlo in tua presenza.
8. Non molestare con nomignoli, sguardi maschili;
9. Non chiamarti femminista, non dire neanche mai “non tutti gli uomini” e non farti includere in “conversioni patriarcali”.
10. Non entrare negli spazi sicuri “solo ragazze”.
Bonus: non essere troppo orgoglioso di te per aver aderito a queste linee guida perché sono proprio le ultime cose che un uomo possa fare per sfidare i già citati ruoli di genere. Lo ripeto. Questo. È. L’assoluto. Minimo. Che possiamo. Fare.

Visto che avete la lista dei dieci NON da seguire, ecco i dieci da fare:
1. Ascolta, convalida, rispetta, apprezza, fidati e difendi le donne.
2. Impara dalle donne.
3. Riscopri come essere silenzioso, come abbandonare le luci della ribalta, il palco, il microfono, la piattaforma.
4. Supporta le donne e le ragazze in ogni sforzo per combattere il patriarcato.
5. Facciamo il lavoro di autoeducarci ed imparare a riconoscere le connessioni profonde, le radici.
6. Impegnati a sconfiggere ed abbandonare tutta la socializzazione e il privilegio che ti vengono attribuiti automaticamente per il fatto di esser nato uomo.
7. Rifiuta il paradigma della mascolinità e smetti di adeguarti agli ideali e condizionamenti da macho.
8. Identificati.
9. Disimpara.
10. Evolvi (ogni giorno, tutti i giorni).
Tutto ciò (ed altro) ci fa raggiungere la comprensione profonda che il genere sia una costruzione sociale, ideata per opprimere. Un’oppressione top-down: uomini, come classe, che opprimono donne in quanto classe. Al fine di provocare un cambio sociale autentico e sostenibile, il genere deve essere abolito e gli uomini devono giocare il ruolo principale in questa ribellione epica.

Oh, prima che vi imbarchiate in questo viaggio per rovesciare quella fallocrazia, ragazzi, ancora una cosa da NON fare: non lamentatevi di come il patriarcato infligga anche gli uomini… certo che lo fa, ma non è questo il punto. Prendendo in prestito da Andrea Dworkin “gli uomini che vogliono supportare le donne in questa sfida per la libertà e la giustizia devono capire che non è così importante per noi che imparino a piangere, per noi è importante che smettano di compiere atti di violenza nei nostri confronti”.
Si, più di tutto, dobbiamo nominare apertamente ed incessantemente il problema: NOI. Noi siamo il problema. Gli uomini sono il problema: patriarcato, supremazia degli uomini, violenza maschile e tutte quelle strutture istituzionali create per mantenere ed confondere questo sistema necrofilo.Dobbiamo dare un nome al problema, ancora ed ancora fino a quando smetteremo di essere il problema.
#abolish gender

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