mercoledì 5 agosto 2015

Le deportazioni di Renzi

Dopo Stalin, Mao, Hitler e Pol Pot *, nel suo piccolo, anche Renzi vuole lasciare un segno nella storia delle deportazioni.
Certo non ha la statura di quelli lì, e neanche gli abissi, e però vuole essere ricordato, il nostro Renzie.
La buona scuola è anche questo, qualche migliaio di insegnanti, anche oltre i cinquant’anni, magari con figli, dovranno lasciare casa e famiglia ed emigrare, con costi di tanti tipi (vedi qui), oltre quelli umani.
Intanto, con la fretta dei rivolgimenti rivoluzionari, Bastiglia e Palazzo d’Inverno insegnano, al Muir non sanno bene cosa stanno facendo, nessun dirigente del Miur, quelli periferici a maggior ragione, scommetteranno un euro sulla correttezza di ogni operazione che stanno compiendo, sulla pelle degli insegnanti che diventeranno di ruolo.
E però Renzi e il suo governo sono molto attenti alla famiglia (qui e qui).
Ed è falso che il governo e il parlamento non sono attenti ai bisogni dei lavoratori; davanti alle lamentele dei poveri lavoratori (qui), il governo e il parlamento hanno il coraggio di tornare indietro ammettendo di aver usato troppo rigore (qui e qui).


intanto è pronto lo slogan per l'autunno, per Renzi e i suoi potenti vassalli:



*(qui e qui e qui e qui)

4 commenti:

  1. a me fa proprio schifo Renzi e mi fa schifo quello che sta facendo però scomodare quei quattro nomi è fuorviante.

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    1. dice Marx che la Storia si ripete due volte, la prima come tragedia e la seconda come farsa.
      ecco quei nomi tragici e noi, per fortuna, solo una piccola farsa, in confronto alla tragedia.
      e però è una farsa che fa male lo stesso, fra tragedia e farsa ci sarà pure una terza via, no?

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  2. il paragone con questi anni (non solo l'ultimo, direi dal 1998 in qua) è negli espropri. Spesso piccoli, ma comunque devastanti. Si comincia con Malpensa e dintorni, poi le tangenziali, le pedemontane, la Tav, l'Expo di Milano, pure e semplici speculazioni, non sei più sicuro nemmeno a casa tua.
    Se allarghi un po' il discorso, il paragone diventa più facile da capire - ma forse certe cose bisogna viverle sulla propria pelle... (vicino alla Malpensa c'è stata gente che si è vista letteralmente portar via la casa, senza nemmeno indennizzi perché un metro fuori dalle zone dove li davano, questo è stalinismo) (e poi è venuta tutta la storia dell'Alitalia berlusconiana, eccetera...)

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    1. l'immissione in ruolo dall'altra parte d'Italia per i cinquantenni, gli espropri che citi, i morti in bicicletta, aggiungo io, sono tutti fenomeni che per quanto possano essere ampi toccano dei singoli, soli e "abbandonati".
      è così che il Potere (in qualsiasi accezione si intenda) li ridurrà tutti al silenzio.

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