lunedì 27 gennaio 2014

Che cosa sarebbe l'Italia senza la corruzione? - Massimo Ragnedda

È una grigia giornata di inverno. Il cielo è plumbeo, la giornata è uggiosa e, come spesso capita qui nel nord Inghilterra, l'acqua cade copiosa dal cielo. Penso alla mia terra, l'Italia, e più in particolare alla Sardegna e mi chiedo cosa abbiamo che non va.
In Inghilterra il clima è pessimo, la cucina è abominevole, i rapporti sociali sono spesso freddi e si vestono in maniera improponibile. L'Italia, invece, ha un clima decisamente migliore, il sole ti dà il buon umore, il cielo blu ti aiuta ad essere positivo, il mare (anche di inverno) è di una bellezza che toglie il fiato. Abbiamo un'ottima cucina che tutto il mondo ci invidia, la gente è, in linea di massima, più gioviale. Siamo la terra di Dante, del Rinascimento, di da Vinci e Giotto, di Michelangelo e Galileo Galilei, di Raffaello e Caravaggio. Abbiamo tre delle città più belle al mondo (Roma, Firenze e Venezia) e il made in Italy è un marchio di successo, imitato ovunque nel mondo.
Eppure l'Inghilterra ogni anno accoglie decine di migliaia di giovani che fuggono dall'Italia. Cosa ha l'Inghilterra che l'Italia non ha? Cosa offre questo paese che l'Italia non sa offrire? Ma soprattutto perché l'Italia non è capace di trattenere la sua miglior gioventù, il suo capitale umano?
Non è facile dare una risposta, e non credo ne esista solo una, ma leggendo i quotidiani italiani, almeno in parte, capisco il perché: 16 consigli regionali su 20 indagati per aver usato in maniera privata soldi pubblici (sono almeno 521 i consiglieri regionali, o ex, sotto indagine da parte di 14 Procure della Repubblica), consiglieri regionali che con i soldi pubblici si comprano anche le mutande o fanno il pieno di benzina, si comprano penne e si pagano i matrimoni. Ma non solo lasciamo correre, ma buona parte dei consiglieri indagati (vedi il PDL in Sardegna) sono di nuovo candidati, saranno rieletti (ovvero avranno la nostra fiducia) e continueranno ad usare i soldi pubblici come se fossero i loro.
Leggo del nuovo che avanza, del Renzi che per riformare lo Stato incontra un noto pregiudicato espulso dal Senato (condannato per aver truffato il fisco, condannato in primo grado per prostituzione minorile, sotto inchiesta per aver comprato senatori, solo per citare alcuni reati di cui si è macchiato); leggo di un governo di unità nazionale che non riesce a trovare fondi per l'occupazione ma è pronto a regalare miliardi di euro alle multinazionali di armi per l'acquisto di inutili aerei da guerra (inutile dire del giro di mazzette e corruzione che si cela dietro)…

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