domenica 13 ottobre 2013

Thomas Sankara, assassinato il 15 ottobre 1987 (20 anni e 6 giorni dopo Che Guevara)


In Africa i leader rivoluzionari migliori o li ammazzano,  come Thomas Sankara in Burkina Faso,  o li mettono in galera.

tre mesi dopo questo discorso è stato assassinato, dev’essere stata  una coincidenza (qui e
qui)

Parole e fatti:
« Il debito pubblico nella sua forma attuale, controllata e dominata dall’imperialismo, è una riconquista dell’Africa sapientemente organizzata, in modo che la sua crescita e il suo sviluppo obbediscano a delle norme che ci sono completamente estranee. In modo che ognuno di noi diventi schiavo finanziario, cioè schiavo assoluto, di coloro i quali hanno avuto l’opportunità, l’intelligenza, la furbizia, di investire da noi con l’obbligo di rimborso. »

« Parlo in nome delle madri che nei nostri Paesi impoveriti vedono i propri figli morire di malaria o di diarrea, senza sapere dei semplici mezzi che la scienza delle multinazionali non offre loro, preferendo investire nei laboratori cosmetici o nella chirurgia plastica a beneficio del capriccio di pochi uomini e donne il cui fascino è minacciato dagli eccessi di assunzione calorica nei loro pasti, così abbondanti e regolari da dare le vertigini a noi del Sahel... »

In un discorso tenuto ad Addis Abeba in Etiopia, Sankara suggerì l'istituzione di un nuovo fronte economico africano che si potesse contrapporre a quello europeo e statunitense. Soppresse molti dei privilegi detenuti sia dai capi tribali, sia dai politici, e attraverso dichiarazioni e gesti molto chiari, applicò con grande coerenza le sue idee. Ad esempio:
·         Il suo governo incluse un grande numero di donne, condannò l’infibulazione e la poligamia, promosse la contraccezione. Fu il primo governo africano a dichiarare che l’Aids. era la più grande minaccia per l'Africa.
·         Fece costruire centri sanitari in ogni villaggio burkinabé (l’Unicef definì la campagna di vaccinazione effettuata sui bambini, la più grande registrata nel mondo) e cantieri per opere idrauliche, creando un Ministero dell’Acqua.
·         Sua madre e i suoi collaboratori viaggiavano sempre in classe economica e a ranghi ridotti nelle visite diplomatiche;
·         Vendette la maggior parte delle Mercedes in forza al governo e proclamò l'economica Renault 5, automobile ufficiale dei ministri.
·         Volle costruire la "ferrovia del Sahel", una linea che collega Ouagadougou al confine con il Niger, nonostante molti economisti non lo ritenessero un progetto redditizio. Tale opera, successivamente ampliata, costituisce tuttora la principale via di comunicazione del Paese.
·         Durante un suo discorso all’ONU il 4 ottobre 1984, avanzò la richiesta di sospensione di Israele e di espulsione del Sudafrica  dalle Nazioni Unite che all'epoca deteneva in prigione il leader carismatico Nelson Mandela, simbolo della lotta contro l’apartheid.

Per saperne di più:
un bellissimo documentario (qui), in italiano

e anche un altro (qui), in francese

(anche qui)

6 commenti:

  1. di Sankara proprio non conoscevo nulla, grazie.

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    1. Sankara avrebbe cambiato l'Africa, mancava la data e il nome dell'assassino, era già deciso, non potevano rischiare

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    2. Non voglio esprimere giudizi che non mi competono, ma "avrebbe cambiato l'Africa" è un concetto che non so quanto senso abbia...

      Ripeto: dovrei conoscere meglio il suo pensiero, ma fino ad oggi nessuno di quelli che "avrebbe cambiato l'Africa" c'è mai riuscito... (Nyerere, Kenyatta in modo diverso, Sekou Touré, Mandela, Cabral, Mondlane, Neto... persino lo stesso Mugabe! senza nominare ovviamente Lumumba).

      Comincio a pensare che il primo errore sia voler "cambiare" l'Africa.
      (che ovviamente non significa che tutto va bene, che bisogna lasciare tutto così: significa che prima di pensare al cambiamento, bisogna capire come muoversi in Africa...)

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  2. il mio "avrebbe cambiato l'Africa" era nel senso che poteva essere per Berlinguer (quello di Gaber), un'altra Africa sarebbe stata possibile possibile, senza dirigenti e funzionari e militari che non rubassero e nessuno morisse di fame, i bambini a scuola, un debito estero ricontrattato, rapporti di scambio meno ineguali, ecc. ecc.
    un esempio per tutti

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    1. Sì, non nego certamente che un'altra Africa fosse/sia possibile.

      Quello che intendo dire è che, secondo me, i passaggi per arrivare a "funzionari e militari che non rubano" passa per vie diverse da quelle dell'occidente, forse persino per l'abolizione di funzionari e militari; che "nessuno muoi di fame" passa da strumenti diversi dell'agricoltura estensiva-intesiva.... e i "bambini a scuola" richiedono un salto di mentalità (e non solo di mentalità) per cui, forse, l'Africa ancora non è pronta.
      Proprio l'esempio dei bambini forse aiuta a comprendere: nelle vastità d'Africa, nei villaggi isolati, l'idea di una "scuola" come la intendiamo noi non ha senso. Allora io sinceramente non so se faccia più danni pensare di portarla così, d'impulso, o cercare soluzioni diverse che -magari- escludono l'alfabetizzazione....

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    2. di sicuro ci deve essere la via africana al loro benessere, non certo la nostra, è che gli esempi virtuosi passano sotto silenzio e le stragi e le cose brutte sono sempre in prima fila.
      e guai all'agricoltura che non parta da un orto in ogni casa

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