giovedì 10 ottobre 2013

perché non leggerò “Limonov”, di Emmanuel Carrère

Carrère mi piace moltissimo, sa scrivere, una volta con un suo romanzo sono stato sveglio fino alle 3 0 4 di notte, per terminarlo (non vi dico quale per non farvi perdere il sonno), di "Limonov" ne ho letto benissimo dappertutto, ma non ce la faccio. 
come potete vedere dal video linkato (http://www.youtube.com/watch?v=tH_v6aL1D84
), un giorno Limonov, lo splendido, era con Radovan Karadzic, fra gli assedianti, e i cecchini assassini, di Sarajevocerto, avrà fatto solo finta di mirare, ma lì morivano come sappiamo tutti, ormai, in uno assedio vergognoso e  terribile, in una delle tante stragi che il secolo passato ci ha regalato.
come le barzellette di Berlusconi su forni crematori o sui malati di Aids, non li ha ammazzati lui, ma il personaggio mi fa schifo.
sono un po' integralista, lo so, salto un giro, pazienza, Carrère sceglierà nei prossimi libri temi che non mi urtino così, ne sono sicuro - franz

8 commenti:

  1. Io ci provo ma se Carrere lo giustificasse come "personaggio" ecco credo che il libro farà una brutta fine :-)

    Anifares

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    1. mi dirai, io ho capito che è così, per me lo ignoro.

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    2. mi hai incuriosito, ora voglio leggerlo
      seba

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    3. anche tu mi dirai, se resisti fino all'ultima pagina:)

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  2. Non lo giustifica affatto! Anzi, a tratti lo odia. Non liquidarlo così, è un libro complesso e molto intenso, profondo e misterioso come (scusa la banalità) l'animo russo. E' un capolavoro, giuro.

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  3. Risposte
    1. sul comodino adesso ho l'ultimo di Junot Diaz, lo conosci?
      e poi mi aspetta ancora "Il vento nei salici", di Kenneth Grahame, un fumetto su Kafka, ecc. ecc.

      Carrère, non ti dimentico:)

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    2. Junot Diaz? Uhm... mi sembra di averlo sentito nominare...

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