venerdì 5 luglio 2013

sequestro di Morales

...La questione – mentre il presidente Morales, dopo essere stato trattenuto contro la sua volontà nell’aeroporto di Vienna per 14 ore, sta rientrando a La Paz – è fin troppo chiara. Per evitare un eventuale asilo politico a Edward Snowden, o più probabilmente per inscenare un teatrino mediatico per far vedere di star facendo qualcosa, sono state violate dai governi della NATO alcune decine di trattati internazionali, da quelli sull’immunità diplomatica a quelli aeronautici. Un capo di stato di un governo amico, con il quale s’intrattengono normali relazioni diplomatiche, violandone l’immunità è stato trattenuto contro la propria volontà innescando una crisi internazionale che solo la prudenza delle organizzazioni continentali latinoamericane e la moderazione del ministro degli esteri boliviano David Choquehuanca e del vice-presidente, il grande Álvaro García Linera, ha evitato degenerasse.
Il complesso mediatico monopolista ha rilevato col solito sprezzo e colonialismo mentale l’indignazione dei capi di stato della regione e la preoccupazione dell’organizzazione di difesa latinoamericana UNASUR, con la ferma presa di posizione del presidente pro-tempore, il peruviano Ollanta Humala e di Rafael Correa. Mentre il presidente uruguayano Mujica dichiarava la propria indignazione, di fronte al fermo rifiuto di Morales di vedere calpestata la propria immunità e la propria dignità, la presidente argentina Cristina Fernández ha twittato: “semplicemente perfetto Evo”.
Immaginate se il Brasile o il Venezuela avessero riservato lo stesso trattamento a Hollande, Rajoy o Cameron. E se Snowden fosse stato cubano o cinese e avesse rivelato un sistema di spionaggio quale quello impiantato dai paesi anglosassoni contro i propri alleati? Sarebbe trattato oggi come un eroe internazionale...

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