mercoledì 15 maggio 2013

E' mai possibile che le avventure in codesto reame debban risolversi tutte con grandi puttane?


Esiste una legge, la 361 del 1957, che stabilisce che “non sono eleggibili (...) coloro che
(...) risultino vincolati con lo Stato (...) per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica”(leggi qui).
Negli ultimi 30 anni, nei quali le economie si sono sempre più finanziarizzate, e i mercati dei derivati sono sempre più importanti, infinitamente di più del credito alle piccole imprese, le banche e gli istituti finanziari sono sempre più una controparte, per non dire avversari, per i bilanci degli Stati.
La proposta è questa, che non siano eleggibili (…) coloro che sono o siano stati nel consiglio d’amministrazione, o consulenti (o advisor), per banche e istituti finanziari.
Il motivo è sempre lo stesso, evitare il conflitto d’interesse. Politici come Amato (consulente in Italia per la Deutsche Bank, vedi qui) o Monti ( international advisor per Goldman Sachs, vedi qui), nell'azione di governo favoriscono lo Stato o i soggetti (privati) dai quali ricevono emolumenti?
Ecco un’interessante materia su cui si potrebbe intervenire.
Si attendono i legislatori.

anche QUI

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