mercoledì 6 marzo 2013

Tsunami austriaco

Svolta epocale in Carinzia, maggioranza assoluta rosso-verde, nella roccaforte dell’estrema destra, in numeri reali, proporzionali. Per la destra xenofoba del defunto Joerg Haider, alle regionali anticipate di domenica è un tracollo di dimensioni mai viste in Austria. L’Fpk (Partito nazional-liberale carinziano), dominante dal ’89 nel meridione d’Austria, è sceso al 17,1% dal 44,8% del 2009.
Vincitore indiscusso con il 37% è il Partito socialdemocratico (Spoe) di Peter Kaiser, nuovo governatore, espressione di una nuova leva che ha reciso ogni legame col populismo di destra che qui serpeggiava anche tra la Spoe. Quattro anni dopo la sua scomparsa è finita l’era Haider in Carinzia, fucina anche dell’estrema destra europea, che intorno al monte simbolo Ulrichsberg si raduna ogni anno con tanto di presenze di ex Ss e ospiti della Lega nord. Altro vincitore del voto di domenica sono i Verdi guidati dall’ex cabarettista Rolf Holub, che col 12,1% hanno raddoppiano i loro voti. L’ex comico è sceso direttamente in politica fin dal 2002, quando Joerg Haider gli negò un premio per la cultura già assegnato, per non essere costreto ad andare a lavorare all’estero. La svolta politica darà nuovo ossigeno alla vasta scena culturale indipendente, ossatura della resistenza al dominio Fpk, sistematicamente esclusa dai finanziamenti, andati solo ai grandi eventi e al folklore.
Il «sistema Haider» non si caratterizzava solo per il suo «radicamento nella palude bruna», come lo racconta nel suo nuovo romanzo – Il signor Groll (Rancore, ndr) all’ombra dei Karavanchi – Erwin Riess, ma per un sistema di corruzione, clientelismo e malgoverno che nulla ha da invidiare alle peggiori situazioni italiane. Con una magistratura poco solerte, è solo grazie all’accanimento di Holub, che ha fatto ricorso alla procura anticorruzione di Vienna, che la pentola è stata scoperchiata provocando la crisi della giunta regionale. Il presidente della regione Alfred Doerfler, successore dal 2009 di Joerg Haider, punito dagli elettori, è indagato tra l’altro per tangenti nello scandalo della banca Hypo-Alpe-Adria venduta sottocosto alla banca regionale della Baviera
(dal Manifesto)

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