domenica 17 febbraio 2013

Grillo uguale Berlusconi. Una cazzata della sinistra senza memoria – Francesco Giorgioni

 l'equazione Grillo uguale Berlusconi che la propaganda di sinistra cerca di accreditare per arginare la raccolta di consensi del movimento Cinque Stelle mi pare senza alcun fondamento, così come l'allarme di chi vede nel comico genovese un nuovo demagogo pronto a ripetere le nefandezze del ventennio targato Mediaset.  Evidenzia però due aspetti strettamente legati alla scialba campagna elettorale del centrosinistra:
1. La scarsa sensibilità nel giudizio e la superficiale analisi dimostrata nel ritenere simili due leader con storia personale, argomenti e orizzonti del tutto antitetici;
2. La tendenza a rinnegare la carica rivoluzionaria e la spinta al cambiamento della sinistra, delegittimando ogni elemento di novità del quadro politico che potenzialmente potrebbe rappresentare un elemento di rottura e un possibile interlocutore.
Anch'io guardo con sospetto ai movimenti legati alla figura dell'uomo forte e diffido delle manifestazioni muscolari di Grillo, penalizzato peraltro da certi atteggiamenti da esagitato che nella politica-spettacolo possono essere un criterio di valutazione non secondario. Ma tra Grillo e Berlusconi vi è un abisso incolmabile e le differenze scaturiscono proprio dalla natura dei due personaggi e dalle ragioni, radicalmente diverse, del loro impegno politico. Tanto che a me, negli ultimi mesi, sembra più fieramente antiberlusconiano il messaggio di Grillo di quanto non lo sia quello del Partito Democratico…

…Grillo, non dimentichiamolo, viene dalla sinistra e ha avuto la tessera dei Ds. Ma poi, a suo modo, ha giudicato estinta in quell'apparato la reale volontà di un cambiamento. E ha deciso di andare per conto suo.
Rivoluzionando anche il rapporto col pubblico, tornato ad essere confronto fisico  nelle piazze. Amaramente, da giornalista, io l'atteggiamento del Grillo avverso ai media "istituzionali" lo comprendo: sono i mezzi attraverso cui il potere deforma spesso la realtà facendola apparire per quel che gli torna comodo. E, allora, meglio tornare ai vecchi comizi e al confronto diretto con il mondo.
Lo so, lo si faceva anche una volta e non c'è nulla di nuovo. Ma oggi non c'è nulla di più rivoluzionario del parlare con la gente faccia a faccia, senza il filtro di una telecamera o di un cronista che taglia e cuce. 

6 commenti:

  1. forse come contenuti Grillo è antitetico a Berlusconi, ma come mezzi e stili ne è la summa.
    E, si sa, questi in politica contano eccome.

    Parlo per me, per la realtà che conosco: gli elettori di Grillo saranno solo ex leghisti e berlusconiani delusi... quindi, mi pare ben difficile non vedere una certa coincidenza fra i due.

    RispondiElimina
  2. quello che vedo io, fra moltissimi amici e conoscenti, è che il M5S verrà votato da moltissima gente che prima ha votato quasi sempre a sinistra

    mi pare ben chiara la delusione di chi ha votato sempre a sinistra e ora non ce la fa più...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. evidentemente, partiamo da contesti diversi che incidono moltissimo sulla nostra percezione del fenomeno.
      spero di sbagliarmi, spero che M5S si rivela quello che credi e non quello che temo.
      ma se così non fosse?

      Elimina
    2. le ultime volte che ho votato PD, POI abbiamo finanziato e rifinanziato tutte le guerre (art. 11 Cost.), ci saranno maestre di 67 anni con bambini con 60 anni in meno in classi da 30 alunni (i giovani lavoreranno quando?), potrebbe darsi, se il M5S entra in Parlamento, che facciamo altre guerre e che si vada in pensione a 75 anni, per colpa di un movimento/partito che sarà minoranza?

      Elimina
    3. vado un pò contro la mia indole, nel senso che non mi pare giusto insistere su una discussione come questa dove sono palesemente molesto... però urgono un paio di considerazioni (so bene che ne sei già cosciente, ma questo "qualunquismo" mi è indigeribile):

      - il PD è stato a lungo minoranza
      quindi, come dici di M5S, non gli si possono imputare tante scelte

      - alcune scelte sono di responsabilità o dettate da ragioni inderogabili esterne (Weber docet)
      tanto per dire: IMU, pensioni? dovevamo piuttosto far fallire il paese??
      missioni militari? dovevamo forse consentire a nuovi massacri a Timor Est, in Kosovo? o dovevamo lasciare il caos in Afghanistan dopo averlo creato noi??

      personalmente, credo ci siano anche bocconi amari da ingoiare, quando si governa. bocconi che, come oggi, si pagano. ma fanno la differenza fra chi racconta fandonie e chi no.

      Elimina
  3. non sei molesto, tranquillo, è che per una volta non siamo d'accordo e allora mettiamo un po' di verdura la fuoco (sono vegetariano, per fortuna, mia e sopratutto degli animali).

    Imu, ma è possibile, che tutti, ma tutti, quelli che l'hanno votata dicono che non va bene?
    si poteva, anche al momento della decisione, tenere fuori il 75-80% delle prime case, aumentare poco poco l'aliquota delle seconde per la parità di gettito.
    adesso mi dicono, tutti, che si cambierà.
    è stata una decisione responsabile?

    tempo fa avevo ascoltato Mario Capanna alla radio, e argomentava, sicuramente non era il primo, che era finito il tempo delle ideologie e bisognava essere d'accordo sulle cose specifiche, il referendum sull'acqua ne è stato un esempio.

    visto che ideologie, se ce n'è, sono deboli, credo sarà una strada, e si potranno fare cose su cui si sarà d'accordo, senza piangersi addosso.

    mi resta il debbio se i bocconi di cui parli sono con la minuscola o con la maiuscola:)


    RispondiElimina