giovedì 28 febbraio 2013

(fanta)politica?

C’è un proverbio cinese che dice: “Quando il saggio indica la luna, lo sciocco guarda il dito”.
In un post famoso, con molte migliaia di commenti (qui), Beppe Grillo ricorda a Bersani che si dovrebbe dimettere, visto ha perso le elezioni, e ricorda alcune degli insulti, o mancanze di rispetto, che Bersani ha rivolto a Grillo e al M5S. Il grillo parlante qualche sassolino se lo è levato, come resistere?
Ecco quello che succederà (se succederà).
Su Repubblica un giornalista riferiva di una telefonata fra Prodi e Casalaggio, di sicuro ci sono i contatti, i ringraziamenti a Napolitano sono signorili e non finti, a brevissimo il PD scaricherà Bersani, che ha perso (ha perso anche a Bettola, paese natale babbo benzinaio) le elezioni, il nuovo segretario sarà o uno come Renzi o uno come Barca o Civati. 
Grillo presenterà almeno una decina dei suoi punti programmatici (magari anche quelli che stanno qui), quelli che nessuno che ha votato almeno una volta per Berlinguer o Pertini potrà mai rifiutare. Se il segretario sarà uno come Renzi, il Pd rifiuta, andrà con Berlusconi, la governabilità e lo spread saranno le parole magiche, tempo massimo un anno si rivota e Grillo e il M5S prenderanno il 51% dei voti e/o dei seggi, e il PD sotto il 20%, se gli andrà bene. Nel secondo caso, segretario uno come Barca o Civati, il Pd accetta quei punti e si andrà avanti. Certo che il Pd dovrà pensare che fiscal compact, pareggio di bilancio in Costituzione e permanenza nell’euro saranno da rinegoziare, nel migliore dei casi.
Credo che la seconda ipotesi abbia più probabilità.
Per 20 anni un Psi, col 10-12% è stato ago della Bilancia, oggi si può pensare di ignorare il primo partito?

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