sabato 23 febbraio 2013

E il prossimo Parlamento potrebbe già essere incostituzionale - Valerio Valentini

...Per oltre un anno la riforma del Porcellum e' stata un po' come la dieta: la settimana giusta per cominciarla era sempre "la prossima". Tutti criticavano la legge partorita dalla mente fervida di Calderoli, ma poi nessuno si decideva ad abolirla. Forse perché poter nominare deputati e senatori direttamente nelle segrete stanze dei partiti faceva comodi a tutti. Tuttavia, c'è stato qualcuno che ha capito fin dall'inizio che i balletti disgustosi dei politici, e le loro profusioni di "faremo", "provvederemo" e "valuteremo", non avrebbero portato a nulla se non ad un "sarà per la prossima volta". Quel qualcuno è Franco Ragusa, il curatore del sito www.riforme.info. Dopo molti e vani tentativi portati avanti da avvocati e attivisti (i primi risalgono a cinque anni fa), il 29 gennaio scorso il tentativo di Ragusa ha avuto esito positivo, e il suo ricorso è stato accolto. Finalmente un giudice sarà chiamato a rispondere, di fatto, a tre semplici domande: “1) È giusto votare con una legge incostituzionale? 2) Il Porcellum, è incostituzionale o no? 3) Chi se ne deve occupare?”. Ragusa è riuscito in questo intento evidenziando, nel suo ricorso, tutta una serie di argomenti che dimostrano come il giudice non può esimersi dal prendere posizione sul Porcellum in base ai difetti di giurisdizione.
Ma perché, fino ad oggi, c’erano stati tanti rinvii e tanti tentennamenti? Perché i giudici avevano sempre ribadito che la legge elettorale non è materia di loro competenza, invitando i cittadini che presentavano i ricorsi a rivolgersi alle Camere. Peccato che quando le Camere sono state interpellate, hanno sempre trovato il modo di non occuparsi della faccenda. La Giunta delle elezioni della Camera ha specificato che il suo compito è solo quello di vagliare proteste relative alla validità dei voti espressi, e che sulle altre questioni non è competente. L’unica speranza, allora, era che fosse la Camera dei Deputati stessa a sollevare la questione di incostituzionalità del Porcellum di fronte alla Consulta, ma anche in questo caso non se ne è fatto nulla, anche perché la Camera, essendo parte in causa in quanto organo estensore della legge elettorale, non poteva proporsi anche come giudice imparziale rispetto all’eventuale incostituzionalità della legge stessa.
Ora, finalmente, il TAR ha accolto il ricorso. E dunque non resta che attendere il verdetto del 4 aprile e poi, eventualmente, la pronuncia della Consulta. Resta comunque un oggettivo dato di fatto: che il Parlamento italiano, dopo aver permesso che un obbrobrio antidemocratico come il Porcellum venisse approvato, non ha saputo né voluto migliorare questa legge vergognosa. E questo nonostante proprio nel 2008 la stessa Consulta avesse sottolineato i difetti del Porcellum, definendo “l’assenza di una soglia minima per l’assegnazione del premio di maggioranza” come una “carenza riscontrabile […] nella normativa vigente”. In pratica, la Consulta denunciava il fatto che un partito, riscuotendo il 10% dei consensi elettorali, potesse vedersi assegnato il 55% dei seggi.
In cinque anni, dunque, nulla di fatto. A tutto vantaggio, neanche a dirlo, di Berlusconi. Il quale, dato ogni volta per morto e ogni volta puntualmente resuscitato dall’autolesionismo di sinistra, punta adesso a vincere al Senato in un paio di regioni per poter condizionare la stabilità dell’intero parlamento. Tutto questo perché il PD non ha voluto far la voce grossa, durante la permanenza di Monti a Palazzo Chigi, per cambiare la legge di Calderoli, convinto com’era di servirsene alle prossime elezioni. La logica bersaniana era semplice: il Porcellum fa tanto schifo, ma se può tornarmi utile, chissenefrega. Il PD ha così lasciato in vigore una legge antidemocratica e, per fingersi almeno "diversamente democratico", ha organizzato le primarie dei parlamentari. Tanto, poi, correzioni alla composizione delle liste sarebbero sempre state possibili nel chiuso delle stanze di Via del Nazareno.
Peccato che adesso sarà proprio il Porcellum a costringere il PD ad una non-vittoria e a rendere necessaria l’alleanza con Monti, con la benedizione di Napolitano e di Bruxelles. Il PD, prendendo spunto da Altan, dovrebbe chiedersi chi è il mandante di tutte le cazzate che fa.

2 commenti:

  1. beh, dalle proiezioni che vedo ora è più facile che governi Berlusconi piuttosto che il centrosinistra con Monti.

    che tristezza...

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  2. gentile Anonimo, non governa nessuno, vivranno alla giornata, perdendo tempo, e noi paghiamo:(

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