giovedì 10 gennaio 2013

Questo PD è peggio della peggiore DC


Questo PD è peggio della peggiore DC – Massimo Dadea
…Sarebbe facile, oggi, affermare che il PD è diventato un partito senza regole, ma non è così, le regole ci sono, solo che vengono stravolte, di volta in volta, a seconda delle necessità di un gruppo dirigente sempre più distante dal comune sentire degli iscritti e dei simpatizzanti. Questo vale per le primarie, ma come dimenticare il limite di mandato per i rappresentanti nelle assemblee elettive: una asticella che viene alzata o abbassata a seconda delle esigenze, in nome di un rinnovamento che deve interessare sempre gli altri, mai se stessi. Cosa dire poi dell'atteggiamento pilatesco rispetto a una "questione morale" che in Sardegna lambisce, non marginalmente, il Pd, alcuni dei suoi esponenti e dei suoi amministratori più in vista.
Un silenzio omertoso, squarciato da un qualche balbettio imbarazzato per giustificare candidature in palese contrasto non solo con il codice etico del partito, ma soprattutto in contrasto con il buon senso e l'intelligenza dei militanti. Un partito, il Pd, che finisce per punire la lealtà, la competenza, il fare disinteressato di quanti operano all'interno di una dimensione etica della politica, e premia, invece, l'incompetenza, l'ipocrisia, la furbizia, il pragmatismo bottegaio senza valori e ideali…

Liste PD & dimissioni - EmilianoDeiana
Antonio Gramsci scriveva il 24 maggio 1916 che "i sardi passano per lo più per incivili, barbari, sanguinari ecc.ecc., ma non lo sono evidentemente quanto necessario per mandare a quel paese gli scopritori di buona volontà".
Questo pomeriggio ho rassegnato le mie dimissioni irrevocabili da coordinatore (in coabitazione con Romina Mura che farà le sue scelte...) del Forum Regionale "Piccoli Comuni ed aree rurali", il mio unico ruolo all'interno del Pd. L'ho fatto con una nota al Segretario Regionale Silvio Lai che ringrazio per avermi dato questa opportunità, ma verso il quale - in quanto espressione massima del Partito in Sardegna - dovevo rappresentare il disappunto per la composizione delle liste del Pd in Sardegna.
Il Pd è il mio partito, il partito per il quale ho deciso di impegnarmi in politica e tale resterà.
Ma non posso tacere tutto il disagio mio e di molti altri per come sono state gestite le ultime settimane e le regole che hanno condotto a questo disastro.
Il punto politico che ho evidenziato con la contestazione aspra sulle regole delle Primarie e con la conseguente configurazione delle liste è il seguente: la Sardegna non esiste, vittima dell'azione correntizia nazionale. Non esistono i suoi problemi, la sua gente, i territori, le comunità e i lavoratori. La Sardegna è stata espulsa dalle decisioni e trattata - ma non è la novità bensì la costante - da serva.
Siccome sono una persona normale, di intelligenza normale penso che chiunque dotato di un barlume di lucidità si rendesse conto che l'approvazione di quelle regole avrebbe legittimato l'abuso per una terra già abusata per la disoccupazione, per le servitù militari, per i trasporti, per l'assenza di rappresentanza istituzionale in Europa, per l'esiguità di rappresentanti (la Sicilia ha sessanta fra deputati e senatori) nel Parlamento. Ed allora se chiunque poteva vedere il rischio non riesco a capacitarmi di come mai quel rischio non sia stato avvertito come incombente.
In perfetta solitudine l'ho detto: quelle Primarie, quelle regole avrebbero assegnato alla Sardegna, nella visione dei vertici nazionali del Partito Democratico, il ruolo di serva così come spesso gli è stato assegnato il ruolo di pattumiera. E contestavo l'inerzia del Partito in Sardegna che, nonostante i voti unanimi di Direzione ed Assemblea Regionale, non ha mai stabilite le regole affinchè primarie vere si tenessero nella nostra terra…

4 commenti:

  1. Ecco,
    continuo a parlare con persone "di sinistra" che voteranno pd, per togliere un voto a silvio... invece:
    http://www.movimento5stellecagliari.it/wp-content/plugins/newsletter/statistics/link.php?r=MTE2OzQyNDtodHRwOi8vd3d3Lm1vdmltZW50bzVzdGVsbGVjYWdsaWFyaS5pdC8%2FcD00MzE5Ow%3D%3D

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  2. ma votare Grillo per aggiungere un voto a Casa Pound?

    http://video.repubblica.it/dossier/elezioni-politiche-2013/grillo-ai-fascisti-di-casapound-se-volete-benvenuti-nel-m5s/115884/114288

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  3. voterò PD, pur avendo duramente e chiaramente contestato il sistema adottato per le ultime primarie del 30/12.
    non credo sia una sorpresa, ma un pò per fedeltà al partito, un pò per coerenza di idee ed un pò perchè una sinistra deve vincere, voterò PD.
    ho vissuto io stesso -come militante- un problema simile a quello descritto: il tagliare le rappresentanze e le esigenze locali in nome di altre logiche (qui: correnti). ciò nonostante, il PD è e resta la migliore chance per la sinistra italiana di tornare al governo e di elaborare una nuova linea politica

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  4. vorrei votate qualcuno contro la Tav, contro le guerre in Afghanistan (e in Mali), per ridurre gli emolumenti ai deputati e senatori (che hanno anche assistenti, o portaborse), che vuole spendere più per la scuola, che non pensa che la patrimoniale sia una cosa cattiva

    (forse il PD?)

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