giovedì 20 dicembre 2012

la Grecia è vicina

La specialità di Georg Pieper sono i traumi. Ogni volta che una catastrofe si abbatte sulla Germania lui si presenta sul posto per analizzarne l'impatto. Dopo gli attentati di Oslo e Utøya è partito per la Norvegia, dove ha diretto un team di colleghi. Ha una grande capacità di osservare minuziosamente una situazione e valutare le dimensioni di una catastrofe.
A ottobre Pieper ha trascorso alcuni giorni ad Atene, dove ha tenuto corsi di analisi dei traumi per psicologi, psichiatri e medici. Prima di partire era preparato ad affrontare una situazione difficile, ma la realtà ha superato le sue peggiori paure.
Per il tedesco medio, consumatore vorace di informazioni, la crisi è storia vecchia. La realtà del disastro economico si è rivelata a noi attraverso espressioni fredde come “fondo di salvataggio” e “buco di svariati miliardi”, e anziché analizzare il contesto globale ci limitiamo a osservare Angela Merkel a Berlino o a Bruxelles mentre scende da una limousine nera con l’aria contrita.
Ma in questo modo ci sfugge la verità. Sulla Grecia, sulla Germania e sull’Europa. Pieper parla di “rimozione di massa” per spiegare ciò che sta accadendo, e i meccanismi di difesa dei politici, in particolare, funzionano a meraviglia.
Ecco come si è presentata la Grecia agli occhi di Pieper nell’ottobre del 2012: donne in avanzato stato di gravidanza supplicano gli ospedali di farle entrare, e se non hanno un’assicurazione o denaro a sufficienza nessuno le aiuta a mettere al mondo i loro figli. Persone che fino a poco tempo fa facevano ancora parte della classe media raccolgono resti di frutta e legumi per le strade della periferia di Atene…

Nessun commento:

Posta un commento