sabato 22 dicembre 2012

dal carcere


Ho visto un giovane piangere perché incarcerato a dieci anni da un episodio di spaccio. Nel frattempo si era fatto una famiglia e aveva smesso di farsi. Ho visto un ragazzo sulla sedia a rotelle che muoveva solo il viso e a stento una mano incarcerato con l'accusa terribile di pedo-pornografia on-line. Penso che chi lo ha condannato a svariati anni di prigione non lo ha mai visto dal vivo così come l'ho potuto vedere io. Ho visto un giovane somalo finire dentro perché a seguito di uno sgombero di una occupazione abusiva è stato fermato e incarcerato in quanto fumava hashish. Ho visto un direttore di giornale ottenere la grazia mentre molti detenuti si fanno la galera per fatti molto meno gravi. 
Ho visto otto persone giunte da poco in galera dividersi una cella di quindici metri quadri, bagno alla turca compreso. Ho sentito nelle sezioni un freddo cane, io che avevo cappotto e cappello. Ho visto le lettere di un ragazzo che implorava aiuto al papà per le violenze che stava subendo contro le quali non sapeva come difendersi. Ho sentito dire nelle aule Parlamentari che non è ancora arrivato il momento di approvare la legge che incrimina la tortura. Eppure questa è stata la legislatura nella quale è accaduto lo scandalo della morte violenta di Stefano Cucchi, e vi sono state le sentenze della Cassazione sulla Diaz e del tribunale di Asti che hanno aperto uno squarcio sulla tortura in Italia…(
Patrizio Gonnella, 
dal Manifesto del 22-12-1012)

Fall Alioune è in galera a Rebibbia per scontare dodici anni di carcere cumulati per avere venduto cd contraffatti. Carlo Saturno si è impiccato nel carcere di Bari dopo avere denunciato gli agenti che lo avevano pestato quando era nell'istituto per minori di Lecce. Stefano Frapporti viene arrestato a Rovigo con l'accusa di spaccio e morirà qualche giorno dopo in galera. Marco Pannella sta mettendo in gioco il proprio corpo e la propria vita nel loro nome, ma anche in nome del diritto, dei diritti fondamentali, della legalità costituzionale. 
Con la sua lotta estrema sta mettendo anche in gioco quel che resta della dignità della politica italiana. Lottare, come fa lui, a due mesi dal voto per i diritti dei detenuti è un fatto di altissimo merito sociale…(
Patrizio Gonnella, dal Manifesto del 20-12-1012)

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