martedì 16 ottobre 2012

un'intervista con don Gallo

«Vengo da lontano, a 17 anni sono sceso dalla montagna con la brigata partigiana comandata da mio fratello, ho visto nascere la democrazia, e avevamo in testa solo una cosa: la speranza. E ora non posso vederle morire, la democrazia e la speranza. Vedi, ho una bella età. Per me ogni minuto è prezioso. E allora mi sono chiesto: dove posso riversare ancora la mia fede, la mia ansia di giustizia, la mia inquietudine, il mio impegno per la libertà, l'uguaglianza, la pace, la giustizia sociale? In una crociata per la mia Chiesa, che io amo ma che è terremotata?, nei partiti alla deriva? Ma non posso stare zitto». E così don Andrea Gallo, fondatore della comunità di San Benedetto al Porto, angelo anarchico, instancabile pescatore di uomini e donne sulla strada, ma anche il samaritano che l'anno scorso s'è messo sulle spalle la sua Genova avvelenata dalle divisioni della sinistra e ha accompagnato alla vittoria il sindaco arancione Marco Doria, se n'è inventata un'altra. A 84 anni compiuti - e grazie al suo «staff», dice, ma intende l'immancabile Domenico Chionetti, per tutti "Megu" - da sabato scorso è su twitter. 2mila follower in poche ore. «L'idea è venuta a lui», racconta Megu. «È attento ai nuovi linguaggi, vuole parlare ai giovani. D'altronde visto il successo della pagina facebook che ha 77184 fan, ed è la terza dopo quella di Giovanni Paolo II e Padre Pio, sbarcare su twitter era la cosa più naturale». E così una domenica come tutte e cioè non di riposo, tra un battesimo e un'altra messa, troviamo il don Gallo di sempre, un torrente di parole, entusiasta di aver trovato una nuova "strada" dove parlare ai giovani. Contenendo la sua passione in 140 caratteri.
Don Gallo, con il tuo primo tweet se l'è presa con Matteo Renzi, che ha «un linguaggio spregiudicato e vuoto come quello della Santanché». Pesante, no?
Ti dicevo, non posso stare zitto. E devo dire delle cose, anche perché ovunque vado molta gente mi ascolta. Renzi dice che in Riviera sono arrivate 500 persone ad ascoltarlo. Belìn, venti giorni prima per me ne erano venute 700. E poi da poco sono stato a Arcidosso, a Saronno. Sono un prete pellegrino, cerco le verità andando, camminando. Ho tre bussole: il Vangelo, la Costituzione, e il Quinto Evangelo di De Andrè. Cammina e camminando arriveremo a un nuovo mondo possibile, che poi era il grido mondiale del '68. E quello del G8, contro i cinici signori della Banca Mondiale, del Fondo Monetario e dell'Organizzazione del Commercio...
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