domenica 2 settembre 2012

Ma come sono bravi... - Giordano Montecchi


Forse sarà un’eresia, ma a volte viene da chiedersi se i musicisti virtuosi, quei mostri di bravura capaci di infilare le acrobazie più spericolate, di innalzarsi al di sopra della mischia col sorriso sulle labbra e una folla osannante ai loro piedi, facciano davvero bene alla musica. Talvolta infatti ho come la sensazione che in giro ci siano troppi musicisti bravissimi e troppo poca musica bellissima, quasi che i primi togliessero l’ossigeno alla seconda. Ai concerti, nonostante la Banda Bassotti che ci governa, qualcuno ancora ci va. Non importa se pop, classica, jazz, opera; il fatto è che quando si riaccendono le luci e sento il pubblico che dice: «Dio com’è bravo!», divento triste. Perché la frase che vorrei sentire non è quella. «Dio che bella musica!» Quella è la frase che vorrei sentire. Ma capita di rado…

5 commenti:

  1. E' esattamente ciò che ho detto alcuni giorni fa discorrendo di jazz... (ma non solo)

    RispondiElimina
  2. senza buoni ingredienti non si potrebbe fare un buon piatto:)

    RispondiElimina
  3. È tutto verissimo purtroppo, ed è un discorso che travalica i confini della musica, per arrivare ad altri campi, la scrittura, la pittura, l'arte in generale.

    RispondiElimina
  4. mi fai ricordare una storia, non so se vera, ma verosimile, di una libreria nella quale il commesso insisteva che l'Odissea era di Baricco

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahah, cioè, non ci sarebbe niente da ridere, però è bellissima. :D

      Elimina