venerdì 17 agosto 2012

Prestiti scaduti - Petros Markaris

con Markaris non si sbaglia, racconta quello che succede, realtà e fantasia si rincorrono, alla fine non resti deluso (e qualcuno potrebbe dire "la Grecia c'est moi") - franz



Un killer spietato si sta vendicando sull’unica categoria che è riuscita a trarre beneficio dalla situazione, i banchieri, e probabilmente le stesse persone che oggi manifestano in piazza contro i tagli delle indennità e delle tredicesime domani saranno pronte a sostenere il giustiziere. Ma naturalmente tra di loro non può esserci Charitos. 
“In questo Paese ci sono due tipi di provocatori” - gli dice un giorno Ghikas, il comandante della polizia - “quelli che spaccano tutto e quelli che governano. Tu sei un poliziotto. Con chi stai?”- “Con quelli che governano.” 
Risponde “a denti stretti” il commissario, e in questa mezza risposta c’è tutto il personaggio di Kostas Charitos e tutta l’abilità narrativa di Petros Markaris, che con una pennellata d’autore è capace di descrivere un mondo sconosciuto e complesso. Un poliziesco che inevitabilmente sfocia nel thriller finanziario, un libro da godersi fino all’ultima pagina.

L’indagine offre così il destro a Markaris di fare un viaggio nel profondo della società greca di oggi con le sue paure, le sue angosce, alla ricerca di spiegare a se stessa come mai sia precipitata così rapidamente e inconsapevolmente nel baratro di una crisi così profonda e senza via d’uscita; ma soprattutto la domanda è se il modo in cui si combatte la crisi è quello giusto e se a pagare il prezzo maggiore non siano le vittime invece dei carnefici.  Romanzo noir sociale su una società dominata dalle grandi forze della finanza mondiale in cui le differenze economiche si allargano sempre più, “Prestiti scaduti” è anche una riflessione sulla giustizia, chi sono i colpevoli, chi sono i cattivi? Romanzo inquietante anche per noi italiani che vediamo le mani lunghe e rapaci della crisi incombere sulla nostra vita e avvicinarsi lo spettro di una deriva greca della società del nostro paese. Lettura piacevole e appassionante, ma che può anche aiutarci a meglio comprendere il nostro drammatico presente.

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