martedì 10 aprile 2012

Una volta l'Argentina - Andrés Neuman

si legge bene, una cavalcata di un secolo in Argentina, avanti e indietro, con gli occhi di un bambino. 
una saga familiare con personaggi davvero argentini, niente realismo magico, ma la realtà e la fantasia si incrociano a più riprese - franz



Una volta l’Argentina è un libro ambizioso, un libro che attraversa il percorso narrativo caratteristico del romanzo e raggiunge l’universalità della scrittura con un’impressionante numero di sfaccettature che vanno dall’intensità della lirica poetica al giallo con ammirevole coerenza e senza una benché minima lacerazione.

La vita che circola in queste pagine è sempre perlustrata dal suo lato oscuro e alla perenne ricerca di risposte: bagliori che effettivamente sanno accendersi dentro un buio che appare realmente fisico, concreto…

…le storie che Neuman racconta non è detto che siano sempre vere, la memoria può ingannare, l’immaginazione può prenderti la mano: tutto questo non è importante, ce lo ricorda egli stesso. Ci racconta degli zii Silvia e Peter, librai, che da un giorno all’altro vengono prelevati e portati via dai militari i quali non si accontentano di far sparire i libri (compreso Il Rosso e il Nero, visto il pericoloso colore iniziale da comunisti! - Videla ci teneva a informare gli argentini che terroristi erano tutti quelli che diffondevano idee “lontane dalla tradizione occidentale e cristiana”.) Di come i libri li scopra contro le insistenze dei propri genitori, due borghesi colti che non mancano di custodire fra i propri scaffali Edgar Allan Poe e Julio Cortazar, con grande stupore del giovane Andrés, costretto a rivedere il giudizio che, come ogni pischello che si rispetti, aveva frettolosamente formulato sulla loro personalità…

Neuman busca la novela total: el peronismo, Alfonsín, el problema judío, las desapariciones políticas... El repertorio resulta excesivo. ¿Puede escribirse una saga alterando constantemente el devenir histórico, con saltos atrás y con una tan exagerada pléyade de personajes? En la novela casi todo es posible, si resulta bien. No cabe poner en duda que nos hallamos ante un narrador de fuste, pero, en este caso, de exagerada ambición.

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