sabato 11 febbraio 2012

sette anni per una poesia

È l’ora
È l’ora, popolo cinese!
È l’ora
La piazza è nostra
I piedi sono nostri
È l’ora di usare i nostri piedi per andare
In piazza e scegliere.

...Zhu, 58 anni, di Hangzhou, Sud della Cina, era stato arrestato in aprile per «incitamento alla sovversione del potere dello Stato», un'accusa spesso utilizzata contro i critici del Partito comunista. Non è ancora stata fissata la data del processo, secondo quanto dichiarato ai media dal suo avvocato.
POESIA DURANTE LA PRIMAVERA IN MEDIO ORIENTE. «La ragione principale da cui dipende l'imputazione è una poesia che Zhu aveva scritto chiedendo alle persone di manifestare. Aveva scritto la poesia nel momento in cui si stavano sviluppando le rivolte in Medio Oriente», ha specificato il suo avvocato. «Lui crede nella libertà di espressione», ha chiosato il legale.
TEMPO DI RIVOLTA IN PIAZZA. Le autorità hanno comunicato la decisione di perseguire Zhu quasi un anno dopo la scrittura della poesia dal titolo «È il momento». Il South China Morning Post, mercoledì 18 gennaio, riporta alcuni versi del componimento di Zhu: «È tempo cinesi / La piazza è di tutti / È il momento di muoversi e scendere in piazza per fare una scelta!». La poesia era stata pubblicata su internet.
I gelsomini e la loro paventata rivoluzione in Cina colpiscono ancora: il punto in comune tra tutti i recenti arresti è proprio quel momento dello scorso anno cinese. L'adesione, più o meno formale, a una rivolta che però non è mai avvenuta.
da qui

Nessun commento:

Posta un commento