giovedì 8 dicembre 2011

piccolo dubbio

Il governo Monti è stretto tra queste alternative: vorrei ma non posso e potrei ma non voglio.
In sostanza le decisioni immediate sono: aumento del prezzo della benzina, più anni al lavoro, aumento dell’Iva, aumento degli estimi catastali.
Mi chiedo se ci vuole un governo di professori per fare solo questo (che verrà approvato dalla maggioranza del parlamento). Un qualsiasi ragioniere sarebbe bastato.
Tutto il resto (se ci sarà) dovrà essere proposto allo stesso parlamento di prima, pieno di condannati, avvocati, invitati/e ad Arcore, di giorno e di notte, ecc. ecc.
Ma non erano meglio le elezioni?

6 commenti:

  1. bisognava cambiare il parlamento, mica solo il governo- tra l'altro creato scavalcando la volontà popolare, in barba a tutte le loro belle parole...

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  2. leggo adesso che Bagnasco dice che si può discutere sull'Ici, a me mica me l'hanno chiesto se ero d'accordo per lavorare 3-4 anni in più.

    quello che di capisce è che nessuno ha idee alternative, il PD si è suicidato, una volta di più.

    penso ad organizzazioni capaci di unificare con una idea alternativa di società e di contenuti.

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  3. inutile aspettarsi la rivoluzione dai bocconiani....
    Monti fa quel che può, tiene la barra dritta e cerca di portare la nave in un porto più sicuro.
    In molti, me compreso, si aspettavano di meglio. E spero sinceramente che questo sia solo un primo passo e ci siano altre riforme in cantiere, altrimenti il bilancio non può che essere negativo.

    Non so se il PD si è suicidato... il l'ho visto come un grande gesto di responsabilità. Ovvio che da oggi al 2013 dovrà lavorare per quella "equità" che Monti ed il suo governo ancora non hanno tirato fuori...

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  4. il fatto è che questo governo è ostaggio dei partiti che lo sostengono, tutti tireranno dalla loro parte, se e quando è diversa, nessuno si prenderà la colpa di farlo cadere, forse una cottura a fuoco lento sarà la sua fine.

    sul bastonare i lavoratori sono tutti d'accordo, il resto no e quindi...

    ti rimando qui:http://stanlec.blogspot.com/2011/12/il-discorso-che-non-fara-monti-e-solo.html

    ciao

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  5. diciamo che questo governo vive nel paradosso di dover superare la politica -la crisi dei partiti e la loro stasi- pur sostenendosi sugli stessi.
    forse, il ricorso costante ai voti di fiducia potrebbe essere una soluzione. così almeno vedremo in faccia fino a che punto Monti vuole cambiare il paese e fino a che punto i partiti si tireranno indietro.

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  6. come una partita a poker, si aspetta chi avrà il coraggio, o la follia, di far saltare il banco.

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